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Il BMX
(abbreviazione di Bicycle Motocross) è una disciplina
ciclistica nata negli Stati Uniti nel 1968 e rapidamente
diffusasi nel resto del mondo nel corso del decennio
successivo.
Nel
1981 viene fondata la prima federazione internazionale (International
BMX Federation) che l'anno successivo organizza i primi
campionati continentali e mondiali. Anche la FIAC (Fédération
Internationale Amateur de Cyclisme, all'epoca la sezione
amatoriale dell'Unione Ciclistica Internazionale) inizia ad
interessarsi alla specialità e a partire dal 1985 organizza
i propri campionati, anche se il livello agonistico ed
organizzativo si rivela decisamente inferiore a quello delle
competizioni I.BMX.F.
Solo nel 1991 si svolge il primo campionato mondiale
unificato. Dal 1996 il BMX viene riconosciuto a tutti gli
effetti dalla UCI e nel 2003 il Comitato Olimpico
Internazionale decide di inserire la specialità nel
programma ufficiale dei Giochi olimpici estivi a partire
dall'edizione del 2008.
Regolamento
Una gara di
BMX
Le biciclette per BMX sono monomarcia, piuttosto piccole e
leggere, ma solide, con ruote dal diametro di 20 pollici (24
nella variante Cruiser). Il tracciato di gara è lungo
dai 300 ai 400 metri con tempi di percorrenza medi tra i 35
ed i 50 secondi, caratterizzato da dossi, curve paraboliche
e altri ostacoli simili a quelli dei tracciati da motocross.
Gli atleti sono suddivisi in categorie in base all'età, al
sesso, al tipo di bicicletta (BMX standard o
Cruiser). Le categorie riconosciute dalla UCI sono le
seguenti:
Se in una competizione il numero di atleti iscritti in una
certa categoria è inferiore alle cinque unità, la categoria
viene accorpata con quella immediatamente inferiore. I
regolamenti nazionali possono definire diversamente le
categorie amatoriali.
Le competizioni prevedono un primo turno di qualificazione
in tre manche: la classifica ottenuta dalla somma dei
piazzamenti in ogni manche determina il passaggio al
turno successivo. I successivi turni eliminatori e le finali
si disputano in manche unica.
Per la sicurezza degli atleti, durante le competizioni e gli
allenamenti è obbligatorio l'uso di casco integrale, guanti,
tuta dotata di adeguate protezioni e imbottiture sul telaio
della bicicletta.
Principali
competizioni internazionali
-
Olimpiadi,
in cui la BMX ha esordito a Pechino 2008;
-
Campionato del
mondo
aperto a tutte le categorie agonistiche: si disputa ogni
anno, di norma l'ultima settimana di luglio (anticipato
all'ultima di maggio negli anni di svolgimento delle
Olimpiadi estive);
-
Challenge
mondiale
aperta alle categorie giovanili e amatoriali: si disputa
ogni anno contestualmente al Campionato del mondo;
-
UCI BMX
Supercross World Cup riservata
alle categorie Élite maschile e, dal 2007, Élite
femminile: questa manifestazione è nata nel 2003 per
sostituire la Coppa del Mondo e promuovere il BMX come
sport ad alto livello. Volendo, nella tradizione del
BMX, mantenere il Campionato del Mondo aperto a tutte le
categorie e ad un grande numero di partecipanti, il
Supercross risponde all'esigenza di avere una
manifestazione d'élite adatta ad essere una vetrina
promozionale per la specialità;
-
Campionati
continentali
aperti alle categorie agonistiche: si disputano ogni
anno con modalità diverse in ogni continente;
-
Challenge
continentali
aperte alla categorie giovanili ed amatoriali.
Sulla base dei risultati del Campionato del mondo, del
Supercross e dei tornei continentali di Europa, Nord
America, Sud America e Oceania, viene stilato il ranking
mondiale individuale e per nazioni, che costituisce il
criterio di qualificazione alle prove olimpiche, riservate
alle categorie Élite maschile (trentadue atleti ammessi) ed
Élite femminile (sedici atlete ammesse).
Discipline
derivate
Alla disciplina originaria della BMX, negli anni se ne sono
create altre dette "freestyle" nelle quali non conta la
velocità in cui si percorre la pista ma le evouzioni che si
eseguono. Queste discipline sono:
-
"Street" che consiste nel compiere
acrobazie di ogni sorta sfruttando gli elementi del
paesaggio urbano, come panchine, corrimano, scale in
marmo e così via..
-
"Flatland", dove l'atleta esegue delle
evoluzioni continue con la sua BMX, senza dover mai
toccare terra con i piedi
-
"Dirt", simile al race per via del
tracciato in terra questa disciplina non prevede un
traguardo, ma solamente l'inventiva dell'atleta nel
compiere le evoluzioni più spettacolari usando le rampe
in terra del tracciato
-
"Vert", forse la disciplina più rischiosa
di tutte quante, in quanto consiste nel compiere
acrobazie con la BMX in half-pipe alti anche fino a 10
metri ed oltre.
Il BMX in
Italia
In Italia il periodo di massima diffusione della specialità
si è avuto negli
anni 1980,
grazie anche alla notevole spinta pubblicitaria da parte di
alcuni produttori di biciclette. Si sono riproposti anche a
livello nazionale i problemi "politici" di riconoscimento
reciproco tra la
Federciclismo
(aderente alla FIAC), la federazione indipendente (Associazione
Italiana BMX,
fondata nel dicembre 1981 dal giornalista sportivo
Aldo Gandolfo
e dal 1983 affiliata all'I.BMX.F.) e gli enti di promozione
sportiva (UISP in particolare). In particolare, la
Federciclismo adottò una politica decisamente restrittiva in
merito ai doppi tesseramenti, arrivando a sanzionare i
propri tesserati "colpevoli" di aver partecipato a
competizioni del circuito internazionale I.BMX.F. In Italia
si sono svolte le prime due edizioni del campionato mondiale
FIAC (nel 1985 a
Jesolo
e nel 1986 a
Riccione).
Nel 1985 l'Associazione Italiana BMX si ricostituisce con un
nuovo statuto e un nuovo gruppo dirigente. Nel 1988 si
accorda con la UISP per unificare i rispettivi campionati
nazionali e nel 1989 cessa l'attività. Lo scioglimento dell'AIB
ebbe peraltro ripercussioni a livello internazionale, in
quanto causò l'annullamento di una prova del campionato
europeo I.BMX.F. che si sarebbe dovuta disputare a
Pozzaglio
(Cremona). Nel 1991 anche la UISP
interrompe l'attività agonistica in BMX e la
Federciclismo resta quindi l'unico organo italiano di
governo della specialità.
A partire dal
1992 (anno nel quale l'Italia ospitò a Padova la finale del
campionato europeo) l'interesse per la disciplina è andato
scemando sino a diventare piccola attività di nicchia.
Recentemente, anche grazie all'inclusione nel programma
olimpico, l'interesse si è rinnovato e il movimento BMX
italiano ha ripreso a partecipare, anche con risultati di
rilievo, a manifestazioni internazionali.
La pista di Olgiate Comasco
nell'ottobre 2004 ha ospitato una prova della coppa europea
di BMX. Nel 2009 il tracciato di
Creazzo
(Vicenza) ospiterà due prove del Campionato europeo.
L'attività agonistica è coordinata dalla
Federciclismo,
che annualmente organizza il Campionato italiano (disputato
in una singola gara di norma la prima domenica di luglio) ed
il Circuito italiano (competizione a tappe aperta ad atleti
italiani e stranieri). Inoltre la
Federciclismo coordina la partecipazione degli atleti
italiani alle competizioni internazionali. Le varie Società,
concentrate soprattutto in Veneto e Lombardia, curano
l'attività locale e promozionale.